Eremi, Santuari e Borghi Medievali – Marche Nord

NOVILARA MOMBAROCCIO FOSSOMBRONE GENGA ARCEVIA – CORINALDO MONDAVIO – FANO

L’armonia tra natura e maestosi monasteri e santuari

Storia e natura pedalando nelle Marche

Meta forse poco nota ma che va assolutamente scoperta.
Cultura storia e natura si fondono in un emozionante percorso di 186 km in sella ad una e-bike.

Immersi nelle colline dell’entroterra pesarese attraverseremo borghi Medievali e città fortificate raggiungendo eremi e santuari spesso abbarbicati sulle cime di monti che dominano le valli circostanti con panorami spettacolari tra la natura, i silenzi dei luoghi di preghiera e la storia dei borghi Medievali che visiteremo.

Ci immergeremo nella atmosfera ovattata e meditativa degli eremi e santuari dove pernotteremo. Visiteremo Borghi fortificati, Eremi e Castelli.
Degusteremo tipicità locali legate alle produzioni a zero km di formaggi, miele, vino, olio.
Visita all’Azienda di apicoltura Oliva a Mombaroccio.
Visita con degustazione azienda vino/olio Bianchini o Berloni a Cartoceto
Visita con degustazione alla cantina vitivinicola di Pergola VILLA LIGI.

Info Percorso

DURATA 6 giorni (5 notti)
DIFFICOLTÀ media
DISLIVELLO 3256 mt
DISTANZA 180 km
STRADE percorso misto con strade asfaltate, strade bianche, sentieri. Salite impegnative dovute alla orografia del territorio collinare.
BICI CONSIGLIATA mtb e-bike a noleggio

Programma

PESARO
NOVILARA visita del borgo medievale vista panoramica
TERME DI CARIGNANO
EREMO DI MONTEGIOVE attività meditativa all’interno dell’eremo
MOMBAROCCIO SANTUARIO BEATO SANTE visita del santuario

 

Monte Giove Eremo – Fano – possibile pernottare all’interno dell’Eremo

L’Eremo si trova sulla sommità della più alta collina del territorio del Comune di Fano, Monte Giove (223 m s.l.m.).
I lavori di costruzione iniziarono nel 1609 per finire nel 1623.
La primigenia struttura era diversa dall’attuale, con la chiesa (dedicata al Salvatore) costruita con facciata a capanna posta proprio al di là dell’ingresso. Questo è un eremo di clausura, composto da celle che delimitano il prato a destra e sinistra della chiesa.
Il disegno della nuova chiesa è di Gianfrancesco Buonamici (autore anche della vecchia torre civica e di S. Antonio Abate a Fano), che inizia i lavori nel 1741.
La chiesa a pianta ottogonale (prerogativa delle costruzioni dell’architetto riminese) contiene alcune opere pittoriche di un qualche interesse. Due sono i dipinti del Canonico pesarese Gian Andrea Lazzarini; alcuni dei dipinti anticamente nell’Eremo si trovano ora presso la Pinacoteca civica di Fano.

 

Convento del Beato Sante Mombaroccio

Tra le dolci colline dell’entroterra della provincia pesarese, sul confine tra i comuni di Pesaro e di Fano.
Posto sulla cima del colle Scotaneto a 400 metri di altezza, isolato in mezzo ai boschi, il Convento sorse nel 1223. Fu uno dei primi luoghi francescani delle Marche, mentre viveva ancora San Francesco.
Beato Sante non è solo considerato il santuario più antico della nostra provincia ma, San Francesco stesso, secondo tradizione, pregato dagli abitanti di Montegiove e di Mombaroccio, vi spedì il piccolo gruppo di frati, fondatori, negli anni venti del Duecento, della primigenia comunità di Santa Maria di Scotaneto.

MOMBAROCCIO visita della città fortificata
CARTOCETO degustazione vino/olio presso Azienda Bianchini o Berloni
SALTARA visita Museo del Bali e visita Azienda formaggi Fiordipiano
FOSSOMBRONE arrivo e visita santuario e meditazione guidata
CENA E PERNOTTAMENTO NEL SANTUARIO 25 KM DISLIVELLO 420 MT

 

Fossombrone Santuario Beato Benedetto

Possibile pernottare nel Convento (Santuario Beato Benedetto Passionei da Urbino – Convento Frati Cappuccini – v. S. Antonio, 78 – 61034 Fossombrone (PS) – 25 camere con 30 posti – tel. 0721 714631)

 

In cima al Colle San Giovanni, presso Fossombrone, si erge il Convento Santuario del Beato Benedetto Passionei, risalente al XV secolo e meta prediletta dai pellegrini che si recano nelle Marche. Sia il convento che la chiesa sono stati restaurati di recente, inoltre qui si organizzano periodicamente riti religiosi.

MOMBAROCCIO SANTUARIO BEATO SANTE visita del santuario
FOSSOMBRONE visita della cittadina
PERGOLA 525 MT 25 KM, visita della città, degustazione vini Cantina Villa Ligi, visita Museo dei Bronzi e bagno al fiume
GENGA/ CENA E PERNOTTAMENTO, 25 KM DISLIVELLO 464 MT

 

Pergola

La città di pergola vanta duemila anni di storia, dall’epoca dei bronzi dorati ai giorni d’oggi. E’ un borgo ricco di storia, cultura, arte, gusto ed accoglienza. In un territorio abitato fin dalla preistoria, con tracce delle popolazioni successive (Celti, Galli e Romani), la datazione della sua fondazione è oggetto di disputa tra storici: c’è chi ne fissa la nascita nel 1234, data certa della sua fortificazione, c’è chi invece, tesi prevalente, fa risalire l’origine a molti secoli prima. Pergola sorge al confluire del fiume Cinisco nel Cesano, che domina la valle fino al mare.

 

L’attuale torre civica, cui i Pergolesi sono legati per il suono del “campanone”, in origine era il campanile della Collegiata di Sant’Andrea, chiesa avellanita del 1200.

Il Palazzo Comunale è stato invece costruito in occasione del conferimento a Pergola del titolo di “Città” da parte di Papa Benedetto XIV. Pergola ha avuto i suoi momenti più floridi con la famiglia Della Rovere, che le assicurò libertà e sviluppo economico. Dopo un periodo di decadenza legato al passaggio allo Stato Pontifico (1631), è risorta a nuova vita prima sfruttando il rifiorire dell’industria tessile e conciaria, poi con l’istituzione della Zecca nel 1796 fino all’annessione al regno d’Italia: l’8 settembre 1860, dando per prima il segnale a tutte le Marche, Pergola insorse infatti contro il governo dei Papi e chiese l’annessione al Regno d’Italia.

 

I Pergolesi possiedono un altro patriottico primato: il 14 febbraio 1831, Pergola fu la prima delle Città a innalzare sul Palazzo Municipale il tricolore. Ma un altro oro le dona, ai giorni nostri, fama e prestigio. I Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola, unico esemplare al mondo di gruppo bronzeo dorato d’epoca romana.

Accanto all’oro della storia, Pergola vanta altri ori nell’enogastronomia. La città è capitale del tartufo, dal nero al bianco pregiato, che cresce tutto l’anno, e organizza una partecipatissima e ricca Fiera Nazionale del tartufo nel mese di ottobre.

Pergola è anche terra di ottimi vini, come il Pergola DOC, e del visciolato, prodotto dalla visciola (ciliegia selvatica) fatta fermentare col vino rosso.

GENGA Santuario Abbazia di San Vittore di Piticchio
CENA E PERNOTTAMENTO

 

Genga Abbazia di San Vittore

Frasassi  è un piccolo e delizioso borgo cinto da solide mura situato su di un alto poggio, immerso nel verde del Parco della Gola e Frasassi. Di Genga parlano storie e leggende. Una di queste ne narra le origini, riconducibili ai tempi del Re Pirro, quando un certo Lucio Sentinate  dopo aver militato prima con Pirro e poi con i romani acquistò il monte Giunguno e vi costruì il Castello di Genga. L’altra leggenda, molto più romantica, racconta di una dolce donzella di nome Genga che si innamorò di un alemanno di nome Gallo, con il quale diede origine alla dinastia dei Genga.

 

Tempio del Valadier

Il Tempio di Valadier è una delle chiese nella roccia più belle d’Italia. Maestoso ed elegante, silenzioso ed unico, è sicuramente uno dei posti più meravigliosi delle nostre Marche. Il Tempio e la grotta unite in un abbraccio rendono questo luogo davvero speciale. Il tempietto del Valadier è una struttura ottagonale in blocchi bianchi di travertino fatta erigere nel 1828 da Papa Leone XII, nativo proprio di Genga, su progetto proprio del famoso architetto Valadier.Adiacente al Tempio si trova anche il piccolo Santuario della Madonna di Frasassi, S. Maria Infra Saxa, composto da un edificio in pietra il cui interno è in parte scavato nella viva roccia.

 

Abbazia di San Vittore

La chiesa è stata costruita proprio nella Gola di Frasassi dai Longobardi tanti ma tanti anni fa, alla fine del X secolo. L’abbazia è immersa tra le montagne che la stringono in un abbraccio così forte che anche il nome “delle Chiuse” sembra che derivi proprio dal fatto che l’Abbazia è racchiusa tra i monti. All’interno un’atmosfera di raccoglimento e mistero, priva di fregi ma arricchita da imponenti colonne di pietra, archi a tutto sesto e dall’altare spartano, una luce soffusa rendono ancora più austero il clima che si respira nel luogo sacro. In stile romanico a pianta greca chiusa come una fortezza, con la cupola di pianta ottagonale da cui entra la poca luce dell’interno che offre una grande suggestione. Da non perdere una visita anche al Museo Speleo Paleontologico e Archeologico accolto negli ambienti dell’ex convento dell’abbazia di San Vittore delle Chiuse.

 

Arcevia

Arcevia uno dei centri piu’ importanti dell’anconetano E’ un incantevole centro le cui origini risalgono alla preistoria e il cui borgo, d’impianto medievale, ha assunto per tutto il territorio marchigiano un’importanza particolare: merito della documentazione restituita che ha consentito di ricostruire le linee comuni della preistoria di tutto il territorio.

 

Castello di Piticchio

Il paese sorge su un poggio (379 m. d’altitudine) sito a circa sette chilometri da Arcevia, in direzione Serra de’ Conti. Percorrendo le vie del borgo ci si innamora dei suoi profumi che provengono dalle cucine delle vergare e dei suoni che scandiscono la vita di un paese avvolto in una pace quasi surreale. Il Castello di Piticchio è cinto da mura che risalgono al Quattrocento. La cinta muraria è perfettamente conservata e rende questo borgo un luogo molto suggestivo.
Passeggiando lungo le mura ed entrando nello splendido camminamento di ronda si possono ammirare panorami meravigliosi fatti di colline con contrasti di colori sorprendenti. L’elemento architettonico ed urbanistico più significativo è lo splendido camminamento di ronda che permette di passeggiare lungo l’intera cinta muraria, sostenuta da una ampia scarpa su cui poggiano i torrioni difensivi

ARCEVIA E CORINALDO visita del paese (24 KM 5DISLIVELLO 00 MT)
MONDAVIO visita del paese (10 KM DISLIVELLO 261 MT)
CENA E PERNOTTAMENTO

 

Corinaldo

Si trova nel cuore delle In posizione strategica adagiato sopra ad un colle tra i torrenti Misa e Cesano, Corinaldo si racconta che fu edificata dagli abitanti  di Suasa in fuga dall’invasione dei Goti. è un borgo che si gira piacevolmente a piedi. Camminando e spostando lo sguardo da un lato all’altro della città ad un certo punto in una via laterale vicina ad una delle scalinate più fotografate delle Marche (Via Piaggia) troverete una casa alquanto curiosa, è la casa di Scuretto. Lo chiamavano scherzosamente il paese dei matti, appellativo curioso e divertente che non sminuisce i corinaldesi ma li rende forti del proprio ingegno. Gli abitanti di questo delizioso borgo medievale, o almeno alcuni di essi, sono noti per la loro furbizia, astuzia e per l’ingegno che sono abituati ad utilizzare per affrontare la vita.

 

Mondavio

Mondavio è uno dei borghi più belli d’Italia. La visita a questo borgo ci permette di fare un tuffo nel passato tra Duchi e Duchesse in perfetto stile rinascimentale. La Rocca imponente domina il paese e lo rende affascinante e tutto da scoprire. Il pomeriggio i bambini si radunano nel piazzale e giocano fino a quando il sole dona la sua luce. Il tramonto sulla Rocca di Mondavio è così suggestivo che non si può far a meno di rimanere a guardarlo con occhi innamorati.

MONDAVIO E FANO visita città e della Fano sotterranea
PESARO rientro su pista ciclabile da Fano, 37 KM DISLIVELLO 264 MT DISCESA

 

Fano la città della Fortuna

chiamata anche la città dalla fortuna (Fanum Fortunae), denominazione che rimanda al Tempio della Fortuna intorno al quale si sarebbe poi sviluppata l’intera città. Fano è allegra, vivace, solare, ricca di storia e di monumenti.

La Corte Malatestiana che è stata il nostro punto d’incontro e che racchiude tra le sue mura tanta storia e un prezioso museo civico. Ex Chiesa di San Francesco e le Tombe dei Malatesta

La chiesa di San Francesco è oggi un suggestivo monumento privo di copertura. La Chiesa sconsacrata si trova in pieno centro a pochi passi da piazza XX Settembre. Affascina questo luogo che ha come pavimento un prato e come soffitto il cielo! Nel sottoportico le tombe di Pandolfo III Malatesta e della sua prima moglie Paola Bianca. La monumentale tomba di Paola Bianca è un autentico capolavoro di scultura tardogotica, opera dello scultore veneziano Filippo di Domenico, presenti anche le tombe di Bonetto da Castelfranco e quella di Pandolfo III Malatesta.

La  misteriosa Fano Sotterranea.  Un affascinante percorso quello che si snoda tra i cunicoli e le gallerie della città e porta il visitatore alla scoperta di alcuni luoghi davvero unici. La Fano ipogea comprende una serie di tappe immancabili come la Basilica di Vitruvio, l’Anfiteatro Romano e la zona archeologica delle fondazioni della Mediateca Montanari.

Dove dormire: consigli e suggerimenti

Consigliato un abbigliamento classico da ciclista, con equipaggiamnto in caso di pioggia e mantellina al seguito per i tratti in discesa. Ci sono fontanelle per abbeverarsi con buona frequenza.

Mappa Percorso

Info

Compila il form per avere informazioni su questo E-bike tour.